ISO 45003 e gestione del rischio di violenze sul lavoro
Informazioni utili sulla norma ISO 45003
Violenze nei luoghi di lavoro: indicazioni normative
La ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ILO 190/2019 sull’eliminazione di violenza e molestie sul lavoro, assieme alla pubblicazione, a distanza di pochi mesi, della ISO 45003 che riguarda la gestione dei fattori psicosociali di rischio e la salute mentale sul lavoro, sembra una rara combinazione che può portare a sinergie interessanti.
Cosa dice la ISO 45003 in merito al tema delle violenze
Nell’elencare i fattori rischio da riferire al tema della violenza e delle molestie, la linea guida cita le seguenti aree di attenzione:
- Violenza sul lavoro, incidenti che comportano una minaccia, esplicita o implicita, alla salute o alla sicurezza o al benessere sul lavoro. Essa può avere origine interna all’organizzazione, oppure esterna, anche ad esempio avviata dal cliente. Può trattarsi ad esempio di abusi, minacce, aggressioni fisiche o verbali o sessuali, violenze di genere.
- Il campo delle molestie trova come esempi dei comportamenti indesiderati, offensivi, intimidatori (di natura sessuale o non sessuale) che si riferiscono a caratteristiche dell’individuo vittima, ad esempio la sua etnia, l’identità di genere, la disabilità, l’orientamento sessuale, la religione, l’età.
- La terza area definita è quella del bullismo e della vittimizzazione, ad esempio comportamenti irragionevoli ripetuti più volte che possono presentare un rischio per la salute, la sicurezza e il benessere sul lavoro. Tali comportamenti possono essere palesi o occulti. Esempi che vengono portati sono critiche pubbliche indebite, pettegolezzi, isolamento fisico o sociale, insulti, ecc.
Tali fattori appartengono in particolare, nella categorizzazione presente nella linea guida, ai fattori di tipo sociale.
Viene precisato che bullismo e molestie possono avvenire sia di persona che per mezzo elettronico (es. al telefono, o sui social media).
Una valutazione del rischio deve poi essere realizzata secondo le caratteristiche richieste per tutti i fattori psicosociali.
Alla quale ovviamente seguirà una gestione del rischio secondo gli esiti della valutazione.
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